TrackArtistAlbumYearGenre
Lady Ice (2010 Remastered Version)ArcadiaSo Red The Rose1985Synth pop, New wave, Art rock, Experimental music
Shine On You Crazy Diamond, Pts. 1-5 (2011 Remastered Version)Pink FloydWish You Were Here [Remastered] (Remastered Version)1974Progressive rock, Art rock, Psychedelic rock, Fusion, Space rock
Köln, January 24, 1975, Pt. I (Live)Keith JarrettThe Köln Concert1975Jazz, Classic music, Instrumental, Blues, Gospel
Köln, January 24, 1975, Pt. II A (Live)""""
Köln, January 24, 1975, Pt. II B (Live)""""
Köln, January 24, 1975, Pt. II C (Live)""""
Ocean CloudMarillionMarbles2004Neo-progressive, Alternative Rock
The Way Up: Opening & Part OnePat Metheny GroupThe Way Up2005Jazz, Jazz Fusion
The Way Up: Part Two""""
The Way Up: Part Three""""
I. OvertureDream TheaterSix Degrees of Inner Turbulence2002Progressive metal
II. About To Crash""""
III. War Inside My Head""""
IV. The Test That Stumped Them All""""
V. Goodnight Kiss""""
VI. Solitary Shell""""
VII. About To Crash (Reprise)""""
VIII. Losing Time / Grand Finale""""
The Turn Of A Friendly Card (Part 1)The Alan Parsons ProjectThe Turn Of A Friendly Card1980Progressive rock, Art rock, Symphonic rock
Snake Eyes""""
The Ace of Swords""""
Nothing Left to Lose""""
The Turn of a Friendly Card, Pt. 2""""
Concerto Movement #1 - Westward ExpansionJohn PatitucciHeart of the bass1992Jazz, Symphonic, Instrumental
Concerto Movement #2 - After The Storm"""
Concerto Movement #3 - Mardi Gras"""
OctavariumDream TheaterOctavarium2005Progressive rock, Symphonic rock
Nel Cielo E Nelle Altre Cose Mute (Do Largo)Banco Del Mutuo Soccorso...Di terra1978Progressive rock, Symphonic rock, Instrumental
Terramadre (Sol Improvviso)"""
Non Senza Dolore (Chorale In Fa Minore)"""
Lo Vivo (Fusione Per Trenta Elementi)"""
Né Più Di Un Albero Non Meno Di Una Stella (Do Gruppo)"""
Nei Suoni E Nei Silenzi (Pulsazioni In Si)"""
Di Terra (Sagra In Sol)"""
Shine On You Crazy Diamond, Pts. 6-9 (2011 Remastered Version)Pink FloydWish You Were Here [Remastered] (Remastered Version)1974Progressive rock, Art rock, Psychedelic rock, Fusion, Space rock
Happiness Is the RoadMarillionHappiness Is the Road, Vol. 12008Neo-progressive, Alternative Rock
October 17, 1988 (Live At Salle Pleyel, Paris / 1988)Keith JarrettParis ConcertJazz, Classic music, Instrumental, Blues, Gospel
Potevo iniziare, per la prima playlist di musica condivisa con voi in questa trasposizione digitale del mio mondo (una buona parte di esso, in realtà) con altro che il concetto di viaggio?

In realtà, non solo concettualmente, ma anche in termini di durata.


Abbiamo a malapena il tempo per alcunché, di questi tempi.

Ha forse iniziato a fluire più velocemente e noi, trascinati come siamo dal suo corso impetuoso, sentiamo questo accresciuto senso di urgenza?

O, piuttosto, fluisce, esso, così come faceva al tempo dei dinosauri, o a quello dei faraoni, ma siamo solo noi, che lo riempiamo con fin troppe cose? Un indizio di questa seconda ipotesi sarebbe il fatto che facciamo più cose contemporaneamente, spartendo briciole della nostra attenzione tra una molteplicità di strati di realtà.

Che tipo di musica può essere più adatta ad un’agenda tanto affollata?

Troppo spesso possiamo essere tentati – e molte tentazioni sono “generosamente” offerte dall’industria musicale, infatti – di ripiegare su musica sottile come un velo di pioggia su una pietra, e tanto superificiale quanto una pozza sulla superficie incurvata di una foglia morta.

Musica che certamente ci intratterrà, ma che probabilmente non punterà, per propria concezione e nascita, a darci più contenuto che quello: il nostro intrattenimento.

Un buon paragone (ma trito, lo so) è quello con il cibo: perché la musica è qualcosa che assorbiamo, qualcosa che fluisce attraverso le nostre orecchie, il nostro cervello, fino a raggiungere il nostro io interiore, lasciando tracce, interagendo con parti di noi e cambiandole, e con noi, che avvenga per potenziamento od attenuazione, o anche per seppellimento o rivelazione… considerando seriamente l’effetto permanente che la musica ha su di noi, non sembra più sicuro fare piuttosto attenzione a quali tipi di partiture lasciamo suonare a commento della nostra vita, a quale tipo di cibo uditivo con il quale ci nutriamo, e goderne, già che ci siamo?

Niente di meglio (e di più rivoluzionario), allora, in questi tempi affrettati, che incamerare un po’ di musica che si prende confortevolmente tutto il tempo di cui abbia bisogno per sviluppare il proprio discorso e rivelare, progressivamente, il suo recondito tesoro, a coloro che sono pazienti abbastanza.

Ci sono canzoni, epiche, suite, in questa playlist, che, al di là di una suddivisione in tracce che può essere in parte giustificata da movimenti, segmenti di musica differenti in stile, ritmo, significato, ed in parte dalla necessità discografica di fornire titoli e tempi affinché chi ascolta possa orientarsi nel lungo flusso di suoni, durano, tali canzoni, mezz’ora o anche un’ora intera, e si può percepire, ascoltando, come la musica continui a fluire, da traccia a traccia, perché è così che è stata concepita, come un intero.

Troverete parecchio jazz e progressive (rock), ed anche un po’ di metal, ed una marea di musica classica (o neo-classica), e sprazzi di blues e rock… c’è qualcosa quasi per ogni gusto, oso affermare.

E troverete bellezza, se oserete mettere a prova la vostra pazienza, e questa è una più che valida ragione, a mio parere, per fare lo sforzo di misurarsi con questa mastodontica playlist: quella di lasciare che riempia il vostro essere interiore di bellezza.

Dopo tutto, non dicono, “niente sacrificio, niente ricompensa”? Ma credo che non sarà un sacrificio, ascoltarla. Credo proverete meraviglia e beatitudine, oso predire.

Buon ascolto,

Daniele

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